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GLI EFFETTI DELL'ESCLUSIONE

 

È uscito il nuovo libro di Fiore Manzo, Gli effetti dell'esclusione, edito da Coessenza edizioni

 

Prefazione di Claudio Dionesalvi. Disegno di copertina del bravissimo Samuel Bevilacqua.
Un libro necessario che ricostruisce anche la storia della comunità Rom di Cosenza. Si tratta di una comunità che vive nel territorio provinciale e comunale da secoli, ma nonostante questo, è ancora pensata e costruita come un corpo estraneo.
Spesso proprio a causa di identità presunte si realizzano politiche errate. Ne è esempio l'idea di un villaggio pensato su misura lavorando con lo sfondo di una presunta "cultura" che si è rivelato nocivo a danno delle nuove generazioni che vivono la frustrazione degli effetti dell'esclusione. Come è nato? Come si è evoluto? E, soprattutto, cosa ha prodotto il progetto dell'amministrazione Mancini? Questo è ciò che viene anche affrontato in questo libro.
Al momento è possibile acquistare il libro presso Libreria Ubik Cosenza , Libreria Mondadori Cosenza, Edicola via degli Stadi (CS).
Il costo è di €5,00
In alternativa è possibile ordinare il libro tramite email all'indirizzo: infolavromano@gmail.com
(prezzo €5,00 + €2,00 di spedizione)

 

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TESSARAMENTO 2022

 

METODI DI PAGAMENTO:

 

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 𝗣𝗶 𝘁𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗮𝗿𝗮𝗹

𝗣𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲
𝗠𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟱 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗶𝗻 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮, 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗯𝗼𝗼𝗸 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃 𝗿𝗼𝗺𝗮𝗻𝗼̀ 𝗲 𝗔𝗿𝗰𝗶 𝗠𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗧𝗩, 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗘𝘃𝗮 𝗥𝗶𝘇𝘇𝗶𝗻, 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗮 𝗖𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗲 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗲 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗼𝗹𝗮.

🎬 CINEFORFUTURE🎬 

 

📢 Parte la collaborazione tra  l'associazione Lav Romanó e Fridays For Future Cosenza    con un ciclo di cineforum imperdibili. Per ora a distanza, ma speriamo presto di poter fare altri cineforum in presenza. 

 

🔴 Abbiamo sempre meno tempo per scongiurare le conseguenze peggiori della crisi climatica ed ecologica! Urge un cambio di passo. #Cineforfuture nasce per l'appunto con l'intento di diffondere ovunque una cultura ecologica del cambiamento. 

 

👉 Sarà possibile seguire i diversi appuntamenti sulle pagine facebook delle due realtà.

 

#cineforfuture


FORMAZIONE

Cᴏʀsᴏ sᴜʟʟᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ᴇ ʟᴀ ᴄᴜʟᴛᴜʀᴀ ᴅᴇʟʟᴇ ᴄᴏᴍᴜɴɪᴛᴀ̀ ʀᴏᴍᴀɴᴇ̀s

Isᴄʀɪᴢɪᴏɴɪ ᴀᴘᴇʀᴛᴇ ғɪɴᴏ ᴀʟ 31 MARZO 2021

Pᴇʀ ɪsᴄʀɪᴠᴇʀᴛɪ ᴄᴏᴍᴘɪʟᴀ ɪʟ ᴍᴏᴅᴜʟᴏ sᴇɢᴜᴇɴᴛᴇ:

https://forms.gle/6qGjV7CZrMeBb3So9

Pᴇʀ ᴜʟᴛᴇʀɪᴏʀɪ ɪɴғᴏʀᴍᴀᴢɪᴏɴɪ sᴄʀɪᴠᴇʀᴇ ᴀ ɪɴғᴏʟᴀᴠʀᴏᴍᴀɴᴏ@ɢᴍᴀɪʟ.ᴄᴏᴍ


il campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz - Birkenau
Dopo che la deportazione degli ebrei nei ghetti e nei campi di sterminio ebbe termine, il governo nazista decise di portare a compimento la «soluzione della questione degli zingari», come da tempo programmata. Il 16 dicembre 1941 Himmler ordinò l'«internamento degli zingari di sangue misto, degli zingari rom e balcanici in un campo di concentramento». Il 29 gennaio 1943 l'ordine di deportazione fu trasmesso a tutta la Germania. Ordini analoghi furono inviati poco dopo ai distretti delle Alpi e danubiani, alla circoscrizione di Białystok, in Alsazia, Lotaringia, Lussemburgo, Belgio e Olanda. Nel settore B II del lager di Auschwitz-Birkenau fu creata la sezione in cui, dopo il 26 febbraio 1943, sinti e rom venivano scaricati dai carri merci dei treni che arrivavano in continuazione. Tenendo conto anche di quelli che non erano stati registrati e che venivano immediatamente uccisi nelle camere a gas, i rom e i sinti deportati ad Auschwitz furono 22.700. Circa la metà dei deportati proveniva dalla Germania, molti dall'Austria (14 per cento), dalla Boemia e Moravia (21 per cento) e dalla Polonia (6 per cento). I rimanenti erano cittadini di altri paesi o considerati apolidi. Tra loro 245 sinti e rom venivano dall'Olanda ed erano passati dal campo di Westerbork, mentre altri 351, provenienti dal Belgio e dalla Francia del Nord, erano stati de portati ad Auschwitz dal campo di Mechelen. Agli internati era tatuato sull'avambraccio sinistro un numero preceduto dalla lettera Z, mentre ai lattanti il numero era tatuato su una coscia. Uomini, donne e bambini erano rinchiusi tutti insieme nella sezione B IIe, nota anche come «campo delle famiglie di zingari». Le condizioni di vita erano così terribili che già alla fine del 1943 il 70 per cento degli internati era morto di fame o perché debilitato per via della mancanza di servizi igienici e medicine, dell'imperversare delle malattie infettive e dell'estrema violenza delle SS. Inoltre, anche dopo l'istituzione del campo per le famiglie di zingari continuavano le operazioni mirate all'annientamento. Già nel marzo 1943 1.700 sinti e rom della Prussia orientale furono uccisi immediatamente al loro arrivo nel campo, poiché durante il trasferimento erano stati accertati casi di tifo petecchiale.Il famigerato medico delle SS Joseph Mengele selezionò più di 1.000 sinti e rom nel blocco destinato ai malati per mandarli a morire nelle camere a gas. I malati, soprattutto bambini, venivano uccisi con un'iniezione di fenolo nel cuore. È molto probabile che Heinrich Himmler abbia preso la decisione di chiudere il campo delle famiglie di zingari nell'aprile 1944. Dopo che un primo tentativo di rivolta era fallito, 3.000 sinti e rom, tra cui ex appartenenti alle forze armate tedesche e le loro famiglie, furono selezionati per lavorare in altri campi di concentramento. Le donne vennero trasferite a Ravensbrück e circa 1.500 uomini, via Buchenwald, nel campo di Dora-Mittelbau. Nella notte tra il 2 e il 3 agosto 1944 gli ultimi internati, 2.897 tra uomini, donne, vecchi malati e bambini, furono uccisi nelle camere a gas di Birkenau.
Karol Fings, Sinti e Rom. Storia di una minoranza, Bologna, il mulino, 2018, pp.70/71.

L’ANTIZIGANISMO È LEGGE IN ROMANIA

 

Il 15 dicembre, 27 deputati hanno approvato una legge innovativa che previene e condanna l’antiziganismo. Hanno votato a favore 244, contro 1, astensioni 20, non voto 8. Nella legge viene precisato che antiziganismo “significa sia la percezione dei Rom espressa come odio contro di loro sia manifestazioni verbali o fisiche, motivate dall'odio contro i Rom, dirette contro i Rom o le loro proprietà, contro istituzioni / ONG, leader di comunità Rom o i loro luoghi di culto, le tradizioni e la lingua romanì (art.2)”. Saranno condannate “immagini, messaggi di testo, contenuti audio-video, nonché qualsiasi altra rappresentazione simile, che trasmetta idee, concetti o dottrine che promuovono l'antiziganismo” portata avanti da qualsiasi organizzazione anti-zinganra, ovvero, “qualsiasi gruppo composto da tre o più persone, che svolgono la loro attività temporaneamente o permanentemente, al fine di promuovere idee, concetti o dottrine anti-zingari, e in questa categoria possono essere incluse organizzazioni con o senza personalità soggetti giuridici, partiti e movimenti politici, associazioni e fondazioni, società regolate dalla Legge sulle Società 31/1990, ripubblicata, con successive modifiche e integrazioni, nonché ogni altra persona giuridica che ricada sotto l'incidenza di tale legge (art.2)”.  Nello specifico le persone che promuovono in pubblico “in qualsiasi modo, idee, concezioni o dottrine anti-zingare è punibile con la reclusione da 3 mesi a 3 anni e con il divieto di alcuni diritti” e continua “La distribuzione o la messa a disposizione del pubblico, con qualsiasi mezzo, di notizie e informazioni, materiali antizingari costituisce reato ed è punibile con la reclusione da un anno a 5 anni ( art.4; (1) Produzione, vendita, diffusione e partecipazione la vista della diffusione di simboli anti-zingari è punibile con la reclusione di da 3 mesi a 3 anni e vieta la rivendicazione dei diritti. (2) La punizione pubblica dell'uso di a simboli anti-zingari (art.5)” o ancora “Art.6.- (1) Costituisce reato ed è punibile con la reclusione da 3 a 10 anni e il divieto di determinati diritti, l'avvio o la costituzione di un'organizzazione anti-zingara, l'adesione o il sostegno, in qualsiasi forma, di tale gruppo. (2) Se gli atti di cui al paragrafo (1) sono stati commessi dalla commissione di un reato, si applicano le norme sulla concorrenza dei reati. (3) Le persone che hanno commesso gli atti di cui al paragrafo (1) non saranno punite, se denunciano alle autorità l'esistenza dell'organizzazione, prima che sia stata scoperta e sia iniziata la commissione di uno qualsiasi dei crimini che rientrano negli scopi del gruppo. (4) Se la persona che ha commesso uno degli atti previsti ai commi (1) e (2) facilita, durante l'indagine penale, l'accertamento della verità e il perseguimento penale di uno o più membri di un gruppo criminale organizzato, i limiti speciali della pena è ridotta della metà”.

 

Fiore Manzo 

 

17/12/2020

 


“Integrazione e promozione  della minoranza romanì”                                                 

La regione Calabria   approva con la Legge n. 41 del 25 novembre 2019 la minoranza romanì.                                             

       

LAV ROMANÒ

È DIVENTATA

UN CIRCOLO ARCI               

       



 

NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE 

 

25/11/2020