Di Fiore Manzo
Loredana Sarachella è una romnì di 25 anni che vive ad Isernia. Ha una qualifica professionale in operatore del benessere “estetista”. È una ragazza solare e allegra. Le piace stare in compagnia delle persone. Sulle romnia di oggi senza spiega che oltre all’immagine nel vestiario sono molto più intraprendenti, acculturate ed intetegrate. Fa parte dell’associazione ROM in progress che si occupa di salvaguardare i principi della nostra cultura e di abbattere quelle che sono i stereotipi che spesso gravano sulla comunità romanì. Essere Romnì per Loredana è assolutamente un valute aggiunto, e specifica: “Sono molto fiera di esserlo per la cultura l’educazione e i valori che mi hanno insegnato”. Personalmente, afferma, “non sono mai stata in un campo nomade... ma penso che la situazione non sia delle migliore per il degrado e lo stato di vivere di quelle persone sicuramente si potrebbe fate qualcosa per aiutarle prendere drastiche misure”. Insieme alle altre persone dell’associazione aiutano e supportano persone più disagiate a livello lavorativo, sociale e di integrazione. Spesso, confessa, che si è sentita esclusa e soprattutto diversa creando una chiusura del suo carattere e timidezza ed a volte anche vergogna di quello che era. Crescendo ha rafforzato il suo carattere ed ha iniziato a “combattere “contro le discriminazioni sino a diventare fiera di quella che è. Confessa di essere stata “vittima di discriminazione nelle scuole elementari quando i miei compagni di classe mi escludevano da giochi e di non essere stata invitata ai compleanni”. Per superare questi pregiudizi, spiega, “sicuramente bisognerebbe far conoscere quello che è la nostra cultura, far conoscere la nostra storia e tutte le sofferenze e le umiliazioni subite dalla mia gente per essere accettata per quella che è”. Un messaggio che vorrebbe condividere è quello “di non fermarsi a pregiudizi ed apparenze e che spesso le prime impressioni sono quelle sbagliate e che si possono scoprire ‘mondi’ meravigliosi la dove non c’è lo saremo mai aspettati”.
Da Il Meridione 20/02/2019
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